Merz chiede la carta di pagamento: nuovo piano a sostegno dei rifugiati!

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Il Cancelliere Merz sta progettando carte di pagamento nazionali per i rifugiati nel 2025 per controllare i servizi statali e ridurre l’immigrazione irregolare.

Bundeskanzler Merz plant 2025 landesweite Bezahlkarten für Geflüchtete, um staatliche Leistungen zu kontrollieren und irreguläre Migration zu reduzieren.
Il Cancelliere Merz sta progettando carte di pagamento nazionali per i rifugiati nel 2025 per controllare i servizi statali e ridurre l’immigrazione irregolare.

Merz chiede la carta di pagamento: nuovo piano a sostegno dei rifugiati!

In Germania il dibattito sull’introduzione delle carte di pagamento per i rifugiati sta guadagnando slancio. Il 15 luglio 2025, in un incontro con il governo bavarese sullo Zugspitze, il cancelliere Friedrich Merz (CDU) ha annunciato che una regolamentazione uniforme a livello nazionale era attesa da tempo. In Baviera, Sassonia-Anhalt e altri Länder esistono già carte di pagamento che consentono lo svolgimento senza contanti dei servizi statali. Merz ha sottolineato che queste carte dovrebbero essere ancorate nella legge sui benefici per i richiedenti asilo. L’obiettivo è garantire che i fondi statali non vadano ai trafficanti o alle persone che vivono all’estero, ma vadano solo a beneficio dei rifugiati.

Le carte di pagamento permettono di effettuare acquisti nei negozi che accettano Mastercard. I prelievi di contanti sono limitati a 50 euro al mese e a persona. Tuttavia, non sono possibili pagamenti online o trasferimenti all'estero, il che alcuni critici vedono come una limitazione all'autonomia finanziaria dei rifugiati. Ci sono anche segnalazioni secondo cui i rifugiati possono acquistare buoni nei supermercati e scambiarli con contanti, il che mina il controllo previsto.

Sostegno politico e critiche

L’introduzione di queste carte di pagamento trova ampio sostegno anche a livello politico. Mentre il primo ministro bavarese Markus Söder (CSU) sostiene l'iniziativa di Merz, anche i rappresentanti dei gruppi semaforo (SPD, Verdi, FDP) nel Bundestag hanno votato a favore della base giuridica, che comprende una modifica della legge sulle prestazioni per i richiedenti asilo. L’iniziativa mira a ridurre al minimo l’uso di denaro contante nel sostegno pubblico in modo che i trasferimenti non possano essere effettuati a trafficanti o parenti all’estero.

Ma non tutti ne sono convinti. I critici lamentano che le carte di pagamento causano difficoltà se utilizzate nelle zone rurali. Il segretario di Stato dell'Interno bavarese Sandro Kirchner vede nelle carte un'opportunità per limitare l'immigrazione irregolare e alleviare il peso sui comuni, mentre gli oppositori temono che la partecipazione dei rifugiati sarà limitata.

Installazione e funzionalità

Le carte di pagamento funzionano in modo simile alle carte prepagate e non richiedono il proprio conto bancario. Modelli analoghi sono già in uso in stati federali come la Turingia e la Bassa Sassonia. Le carte sono gestite dalle rispettive amministrazioni distrettuali, che possono garantire il caricamento o lo scarico del credito o il blocco della carta in caso di utilizzo abusivo. Tuttavia potrebbero esserci delle restrizioni che variano a seconda della regione.

Le misure sono state decise nel novembre 2023 dal cancelliere Merz e dai primi ministri del Land, dopo che un gruppo di lavoro è stato incaricato di sviluppare un modello uniforme entro la fine di gennaio 2024. In molte città come Hannover o Lipsia, i richiedenti l'asilo ricevono già le loro prestazioni su tali carte, che possono però anche essere progettate in modo flessibile dalle rispettive amministrazioni per tenere conto delle esigenze individuali dei rifugiati.

L’introduzione delle carte di pagamento non solo porta con sé una nuova forma di sostegno finanziario, ma potrebbe anche riaccendere il discorso sull’integrazione e il sostegno dei rifugiati in Germania. Resta da vedere come si svilupperà ulteriormente la discussione politica e sociale. Il fatto è che la questione delle “carte di pagamento” potrebbe svolgere un ruolo centrale nel modo in cui affronteremo i rifugiati in futuro.